Seconda opportunità con il Codice della Crisi

Il Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza trasforma la gestione del sovraindebitamento!

Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza ha riformato il quadro normativo per la gestione del sovraindebitamento, introducendo strumenti più chiari e accessibili per i soggetti non assoggettabili a liquidazione giudiziale, come i privati, i professionisti, le piccole imprese e quelle agricole. L’obiettivo è offrire una via d’uscita regolamentata a chi si trova in una condizione di incapacità economica a causa di eventi imprevisti o gestione finanziaria non sostenibile.

Le procedure di composizione della crisi

Il Codice ha confermato e semplificato le procedure di composizione della crisi per i debitori sovraindebitati:
Piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore: permette ai privati di presentare un piano per rientrare nei debiti, omologato dal giudice anche senza il consenso dei creditori se ricorrono le condizioni di ammissibilità.
Concordato minore: simile all’accordo di composizione, è riservato ad imprenditori minori e professionisti, per raggiungere un’intesa con i creditori.
Liquidazione controllata: consente di liquidare il patrimonio del debitore, con la prospettiva di ottenere l’esdebitazione, ovvero la cancellazione dei debiti residui non soddisfatti.

Il Codice, in altri termini, offre ai debitori la possibilità di ristrutturare i debiti o, in caso di liquidazione, di ripartire con un nuovo inizio, garantendo così una maggiore tutela della dignità economica.

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